Monica Vitti è Assunta Patanè, una giovane e focosa siciliana rapita, sedotta e abbandondata da un suo paesano, Vincenzo Macaluso (interpretato da Carlo Giuffrè), di cui è segretamente innamorata. Il dongiovanni, per evitare il matrimonio riparatore, scappa in Inghilterra e così l'unico modo che rimane ad Assunta, che non ha parenti maschi, per ritrovare l'onore perduto è quello di ucciderlo. Ma una volta arrivata (armata di pistola) nella capitale britannica, la giovane si ritrova in un mondo completamente diverso dal suo ed entrando in contatto con la cultura, la musica, il fermento giovanile e la mentalità della Swinging London di fine anni '60 andrà incontro ad una profonda quanto repentina metamorfosi.
La ragazza con la pistola (1968) di Mario Monicelli affronta con irresistibile ironia l’evoluzione dell’universo femminile, attraverso l’emancipazione che si ribella e si fa beffa delle (becere) costrizioni maschiliste sicule. Il film segna l'esordio di Monica Vitti (assolutamente meravigliosa) come attrice comica e vanta una nomination agli Oscar come miglior film straniero.
"Di film, ne ho girati molti: tutti, tranne un paio, comici o satirici, ma comunque umoristici. Il lavoro impegnato non mi attira: so di dire una cosa che farà inorridire molti, ma quello è un genere per bambini e popoli sottosviluppati perché le cose importanti, anche gravi o amare, si traducono molto bene adoperando l'arma dell'ironia. Comunque, non con le lacrime".
(Mario Monicelli)
Nessun commento:
Posta un commento