Così parlò Bellavista

Gennaro Bellavista, professore in pensione e napoletano purosangue, ogni pomeriggio dà ripetizioni di filosofia ad un gruppo di allievi davvero particolare: il portiere Gennaro, il vice-sostituto portiere Salvatore, il dottor Palluotto e Luigino il netturbino. L'ingegner Cazzaniga, neoinquilino arrivato da Milano e per questo guardato in modo un po' sospetto, è l'oggetto misterioso del surreale condominio.

Tratto dall'omonimo romanzo di Luciano De Crescenzo del 1977, il film descrive la città di Napoli sotto i suoi aspetti più caratteristici e lo spirito partenopeo inteso come filosofia di vita. I dialoghi sono irresistibili e i personaggi che spuntano uno dopo l'altro solo a Napoli hanno diritto e cittadinanza di esistere, perché altrove sarebbero probabilmente fuori luogo. Alcuni spunti sono davvero geniali, segnalo una Marina Confalone semplicemente divina nei panni della cameriera di casa Bellavista..






Nessun commento:

ma anche no